Per potenziare l’efficacia cosmetica delle sostanze funzionali è utile promuovere la penetrazione degli ingredienti funzionali attraverso gli strati cutanei superficiali ciò si può ottenere
Gli AHA e i BHA, indeboliscono la barriera cutanea superficiale. Come diretta conseguenza si verifica un aumento delle della penetrazione delle sostanze funzionali attraverso la cute e si ottiene, quindi, una maggiore efficacia. Questa facilità di passaggio transcutaneo riguarda però anche le sostanze potenzialmente dannose, con un profilo tossicologico e allergologico non sicuro. Possono quindi aumentare i casi di allergie o intolleranze dovuti all'effetto secondario degli AHA. Una sostanza assolutamente innocua in condizioni cutanee normali, per esempio un profumo o un conservante, può così causare arrossamento o comparsa di irritazione quando la pelle è meno protetta in superficie.
Attenzione, perciò, all'utilizzo delle sostanze esfolianti e leviganti e di tutte quelle che indeboliscono la barriera cutanea.
AVVERTENZA Tra le sostanze in grado di indebolire la barriera cutanea vi sono anche i tensioattivi, in particolare quelli più aggressivi e sgrassanti. Per esempio, i prodotti per la pulizia degli ambienti sono formulati con tensioattivi che, oltre a eliminare completamente il film idrolipidico, interagiscono con le proteine delle membrane cellulari cutanee. Chi li impiega quotidianamente, senza le adeguate protezioni, manifesta infatti frequenti arrossamenti, desquamazioni, oltre a vere e proprie allergie, probabilmente come effetto secondario da aumentata come esposizione e penetrazione di altre sostanze poste in contatto con la pelle.
Un impacco occlusivo tramite gomma xantan, olii vegetali, oppure con materiale plastico tipo cellophan, incrementa la penetrazione delle sostanze attive poiché riduce la perdita d'acqua per evaporazione e anche di calore. L'aumento della temperatura cutanea locale che ne consegue favorisce la vasodilatazione dei capillari, rende più fluido il film idrolipidico e aumenta la solubilità delle sostanze funzionali facilitandone il passaggio. E’ un sistema utilizzato nella medicina galenica fin dai tempi antichi… prima di un trattamento cosmetico è possibile scaldare il viso con vapore…
Più le molecole hanno piccole dimensioni, più sono penetranti. Però se la molecola è idrofila, non supera facilmente la barriera cutanea, perché non si miscela con il film idrolipidico e non riesce neppure ad attraversare il dotto della ghiandola sebacea. Un’altra tecnica per migliorare il passaggio cutaneo delle molecole funzionali, comprese quelle più idrofile, consiste nell’ incorporarle in nanoparticelle di sostanze grasse simili ai lipidi epidermici, con i quali presentano grande affinità, dette nanosomi (Lubnes, 2008, Morganti, 2003a).
STIMOLARE IL METABOLISMO CELLULARE
Abbiamo sottolineato come l'invecchiamento comporti un rallentamento generale del metabolismo cellulare in tutti i tessuti. Quindi, applicare a livello topico sostanze ad azione stimolante dona una sferzata di energia e conferisce un impulso positivo alle cellule per rinnovarsi.
Quali sono le sostanze cosmetiche che stimolano il metabolismo cellulare?
Le sostanze cosmetiche in grado di stimolare il metabolismo cellulare comprendono:
Gli oligoelementi sono minerali presenti in tracce nei tessuti. Essi sono assolutamente indispensabili per far funzionare I sistemi enzimatici e rendere cosi possibili tutte le reazioni chimiche, in particolare quelle della sintesi delle proteine cutanee.
Promuove la funzionalità del sistema immunitario.
RIDURRE L'OSSIDAZIONE
Gli antiossidanti fisiologici presenti nei tessuti cutanei sono di natura enzimatica (superossido-dismutasi glutatione-perossidasi e catalasi) o non enzimatica (vitamine C ed E carotenoidi, coenzima Q10, acido lipoico).
Durante i processi metabolici quotidiani si formano pericolose molecole dotate di una fortissima reattività chimica: i radicali liberi. Essi sono in grado di reagire con tutte le sostanze a loro vicine causando seri danni, per esempio alle membrane cellulari (Schmid et al., 2007; Morganti et al., 2001; Giacomoni et al., 2004).
Il nostro organismo è in grado di difendersi dai radicali liberi grazie agli antiossidanti, capaci di inattivarne la pericolosità.
Tuttavia, esistono alcune situazioni in cui, purtroppo, lo stato ossidativo metabolico aumenta. In questi casi, le riserve fisiologiche, di antiossidanti si consumano velocemente ed è utile, pertanto, implementarle per via interna con integratori alimentari e per via topica con prodotti cosmetici specifici.
In quali casi lo stato ossidativo dell'organiamo aumenta?
Lo stress psico fisico, l’esposizione ai raggi solari le malattie l’assunzione di farmaci la vita sregolata, l’alimentazione non corretta, l’eccesso di inquinamento ambientale, il fumo, sono tutti fattori in grado di aumentare lo stress ossidativo dell’organino.
Riguardo all'invecchiamento cutaneo, qual è la conseguenza di un’aumentata ossidazione?
In generale, le reazioni di ossidative accelerano e aggravano, il processo di invecchiamento.
Le persone che espongono la pelle a lampade abbronzanti tutto l'anno e quelle che fumano più di 20 sigarette al giorno, per esempio, presentano una forte evidenza della velocizzazione dell'invecchiamento causato dallo stress ossidativo cellulare cutaneo. Rispetto ai coetanei che non espongono la pelle ai raggi UV e che non fumano, infatti, appaiono invecchiati di parecchi anni.
Quali sono le sostanze antiossidanti di maggiore interesse cosmetico?
Le sostanze antiossidanti maggiormente utilizzate in cosmesi sono le vitamine C ed E, i flavonoidi, il resveratrolo (INCI: RESVERATROL) dell'uva rossa (INCI: VITIS VINIFERA EXTRACT), il picnogenolo (INCI: PYCNOGENOL), il coenzima Q10 (INCI: UBI-QUINONE), l'acido lipoico (INCI: THIOCTICACID), il tè verde
(INCI: CAMELIA SINENSIS EXTRACT), il ginkgo (INCI: GINKGO BILOBA EXTRACT), il rosmarino (INCI: ROSMARINUS OFFICINALIS EXTRACT), l'aloe (INCI: AIOE BARBADENSIS EXTRACT), il fico d'india (INCI: OPUNTIA FICUS INDICA EXTRACI), l'echinacea (INCI: ECHINACEA ANGUSTIFOLA)
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A chi sono consigliati i cosmetici antiossidanti?
In generale a tutti. Nello specifico, a coloro che si trovano in condizioni di aumentato ossidativo, soprattutto nei casi di stress psicofisico, fumo o in seguito a esposizione solare. I prodotti cosmetici, in queste situazioni, possono costituire un fondamentale sostegno per la pelle nella prevenzione della comparsa precoce dei segni dell'invecchiamento.
Qualche mix antiossidante è sempre presente nei cosmetici antiage e negli ultimi anni anche in quelli doposole.
]]>E’ formata da vari strati sovrapposti di cellule, fisicamente e intimamente unite le une alle altre senza alcuno spazio libero tra di loro. Sì può immaginare la disposizione delle cellule epidermiche come quella di un muro di mattoni.
La funzione principale dell'epidermide è quella protettiva.
Nello stesso tempo il tessuto deve essere elastico e consentire i movimenti, con una certa capacità di dilatarsi e restringersi in caso di variazione del peso corporea.
Per adempiere a questi compiti, la superficie cutanea non è inerte e immutabile ma, al contrario, in continuo rinnovamento le cellule superficiali sì distaccano a migliaia per volta, seguendo un processo di esfoliazione costante durante l'anno detto turnover cutaneo, assolutamente impercettibile in condizioni fisiologiche.
Le cellule superficiali vengono ricambiate completamente all'incirca una volta al mese.
L'epidermide complessivamente non si riduce di spessore perché le cellule che si distaccano sono rimpiazzate da altre, neoformate nella zona più interna adiacente al derma, detta "Strato basale"
Le cellule epidermiche dello strato basale sono vive e si riproducono, da una cellula madre, si originano due cellule figlie esattamente uguali.
In seguito, una delle due rimane identica alla cellula madre, con la possibilità di dare origine a nuove cellule: l'altra, invece, inizia a produrre in grande quantità una sostanza detta "cheratina".
La cheratina è proteina più importante dell'epidermide e degli annessi cutanei come peli capelli e unghie. È molto resistente, grazie alla sua natura fibrosa e insolubile in acqua.
In condizioni fisiologiche il turnover cutaneo corrisponde all'incirca a un periodo di un mese, quindi al termine di un anno solare possiamo ipotizzare di aver "perso" all'incirca2 kg di cellule cutanee.
A un certo punto la quantità di cheratina all'interno della cellula, è talmente elevata che ne causa la morte, si può dire per una sorta di "soffocamento". La cellula perde il nucleo e alla fine del processo di maturazione giunge alla superficie dell'epidermide con una struttura fisica molto particolare: è simile a una squametta assottigliata, estremamente resistente e impermeabile grazie alla cheratina di cui è formata in massima parte.
In situazioni patologiche, come per esempio nel caso della psoriasi, il turnover si riduce enormemente arrivando anche a una settimana. Ciò significa che le cellule epidermiche non hanno il tempo necessario per "maturare" regolarmente. E’ probabile che raggiungano la superficie ancora vive e non sufficientemente ricche di cheratina. In tal modo viene a mancare la principale caratteristica difensiva e protettiva cutanea, di conseguenza la pelle è più debole.
Non a caso la psoriasi è una malattia di origine psicosomatica che rende ragione della forte connessione tra sistema nervoso centrale ed epidermide; il paziente, inoltre, si sente psicologicamente più fragile e con minori difese nei confronti del mondo esterno.
I principali cambiamenti dell'epidermide con il trascorrere degli anni si possono riassumere come segue.
› Il turnover cellulare rallenta, in particolare dai 40-45 anni in poi. Di conseguenza la superficie cutanea non si rinnova più regolarmente una volta al mese, i corneociti si distaccano con maggiore lentezza e, così, rimangono "attaccati" alla pelle per un tempo più prolungato. Ciò comporta una sorta di "effetto cemento", nel senso che le cellule cornee invecchiate conferiscono all'incarnato un aspetto poco luminoso, con una tonalità tendente al grigio proprio come... il cemento!
Abbiamo visto come il rallentato rinnovo fisiologico epidermico sia uno degli effetti dell’invecchiamento. Il risultato dell’aumentata permanenza delle cellule sulla superficie cutanea comporta una maggiore opacità, con riduzione di elasticità e idratazione complessiva della pelle.
Promuovere il turnover epidermico non significa solo favorire l’esfoliazione delle cellule morte che tendono a "cementarsi, ma anche stimolare lo strato basale per la formazione di cellule nuove. Il risultato appare visibile: la superficie cutanea che si rinnova ritrova luminosità e migliorano la morbidezza e il colorito.
Sono essenzialmente riconducibili a due tipologie: chimiche e meccaniche.
Per esfoliazione s'intende un processo delicato di allontanamento delle cellule cornee superficiali già in fase di distacco. È un trattamento cosmetico senza effetti collaterali, che si può effettuare anche a livello casalingo. Per questo motivo abbiamo creato due tipi di esfolianti meccanici GOMMAGE HO MERVEILLE mandorle e bambù e GOMMAGE SB PROBIOTICS con nocciolo di albicocca micronizzato.
Il peeling, invece, comporta l'eliminazione di parecchi strati di cellule cutanee e, se da un lato è particolarmente efficace, dall'altro risulta aggressivo e pericoloso a causa degli effetti collaterali potenzialmente irreversibili. Va eseguito unicamente sotto controllo medico, dal dermatologo.
Il peeling chimico prevede l'applicazione di acido glicolico, salicilico o tricloroacetico ad altissima concentrazione e con un pH minimo, per una durata di pochi secondi.
Dipende soprattutto dalla tipologia di pelle, anziché dall'età.
Come antiage, i cosmetici che agiscono sul turnover cutaneo sono consigliati a partire dai 35 anni, con un impiego periodico, in relazione al tipo di pelle, da 1-2 volte la settimana a 1-2 volte al mese.
La pelle normale-mista ha una maggiore necessità, rispetto alla tipologia secca, di promuovere l'esfoliazione cutanea, per ridurre il sebo in superficie e diminuire la formazione dei comedoni che possono comportare la formazione dei brufoli.
Se la pelle è secca, ogni trattamento con AHA va testato prima su piccole zone, perché non deve provocare arrossamento che può sensibilizzare la cute. Per la pelle secca è consigliata un'esfoliazione molto delicata, con acido glicolico in concentrazione non superiore all'8% e con pH non inferiore a 4, oppure un trattamento con polveri finissime.
N.B. L'acido retinoico è una molecola di impiego unicamente medico-farmacologico.
Le azioni dermatologiche dell'acido retinoico riguardano:
La velocità della progressione è anche in relazione a d eventi al di fuori di noi oltre che ai naturali effetti fisiologici nel corso degli anni.
La prevenzione antiage trae origine dal rispetto verso se stessi, il proprio corpo ed il significato della propria esistenza.
Sono le terapie mediche, lo stile di vita, l’alimentazione, l’esercizio fisico, le ore dedicate al riposo e le cure estetiche. Queste ultime dovrebbero essere considerate come elemento integrante e non come punto di partenza.
In realtà per ognuno di noi esistono 3 tipologie di età, non propriamente collegate al trascorrere del lineare del tempo.
Età biologica: è un patrimonio personale esprime i processi di maturazione biologica di ciascun individuo insieme alle influenze ambientali esterne su fondamenta geneticamente determinate (Galimberti 2006). E’ l’età reale espressa che non corrisponde necessariamente agli anni anagrafici. Una ricerca condotta presso l’Università di Leicester e il King’s College di Londra si è scoperto un gene che influenza l’età biologica (marchetti, 2010) Si è dimostrato che persone con una specifica variante genetica sul cromosoma 3 hanno i telomeri più corti pertanto, a parità di età anagrafica, risultano molto più invecchiati, anche di 10 anni.
Età psicologica: e’ l’età che ognuno percepisce di avere, dipende dalla percezione di noi stessi e di quanto ci sentiamo giovani o vecchi.
Età funzionale comprende l’età cronologica, biologica e psicologica. E’ un età dinamica che mette in relazione la qualità genetica strutturale con lo stile di vita e la maturazione interiore. Non può essere misurata con nessun parametro analitico non è un processo lineare associato al trascorrere del tempo. L’età funzionale esprime non solo uno stato fisico ma anche uno stato interiore.
Una recente teoria dell’invecchiamento basata sulla perdita dei telomeri
Intervista di Claudia Dreifus e Elisabeth H.Blackbum da la Repubblica 16 luglio 2007
Elisabeth H.Blackbum studia i processi di invecchiamento e i mutamenti biochimici delle cellule collegati alle patologie geriatriche.
Abbiamo tenuto in considerazione le patologie cardiovascolari, il profilo lipidico alterato, l'obesità. Le donne in cui si riscopriranno questi valori avevano la telomerasi bassa.
COSA ACCADE ALLA PELLE CON IL TRASCORERE DEL TEMPO?
20-25 anni
Di norma in questa giovane fascia d’età le rughe non sono visibili se non con alcune espressioni quali il sorriso.
Esistono tuttavia casi in cui a questa età appaiono rughe indipendentemente dal movimento muscolare espressivo facciale. In genere sono collegate ad una forte influenza ereditaria o dovute all’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti negli anni precedenti.
25-35 anni
Già attorno ai 25 anni possono apparire i primi segni visibili dell’invecchiamento, piccole rughe si evidenziano principalmente nel contorno occhi dove la pelle è particolarmente sottile e delicata ed è continuamente sottoposta a contrazioni e stiramenti dovuti al movimento dei muscoli del viso.
Le rughe iniziano ad approfondirsi e a rendersi evidenti anche in altre zone del viso in particolare ai lati della bocca e sulla fronte. Se la pelle non è stata protetta e curata adeguatamente nel corso degli anni verso i 30 anni possono apparire numerose rughe permanenti, non collegate al movimento dei muscoli.
35-45 anni
Dai 35 ai 40 anni le rughe di espressione diventano più numerose e profonde. Molti segni restano permanenti.
Appaiono anche le prime rughe da invecchiamento dei tessuti non correlate ai segni dell’espressione mimica. Se la pelle è stata ben curata queste ultime non si rendono visibili prima dei 40 anni. Se però l’invecchiamento estrinseco ovvero l’eccessiva esposizione al sole o lampade abbronzanti le rughe da lesione possono essere anche molto precoci. Dopo i 40 anni la pelle invecchia perdendo tono e compattezza non solo sul viso ma anche sul collo e zona decolletè, si formano le prime linee orizzontali che segnano il collo e la pelle risulta meno luminosa.
45-55 anni
In questa decade di vita il contorno del viso non è più definito. Il calo ormonale influenza negativamente lo spessore dermo-epidermico e la pelle complessivamente si assottiglia perdendo elasticità e tono. L'idratazione diminuisce. Il turnover epidermico rallenta, si accumulano gli strati superficiali di cellule morte ricche di cheratina che conferiscono una tonalità più opaca e spenta all'incarnato. Anche il microcircolo rallenta, di conseguenza le scorie metaboliche vengono drenate con maggior difficoltà e si accumulano nei tessuti; in corrispondenza, l'ossigeno e nutrienti raggiungono le cellule cutanee con maggiore difficoltà.
Dai 55 anni in poi
A Causa delle modificazioni ormonali collegate alla menopausa, gli adipociti (cellule del ipoderma) perdono volume, di conseguenza il tessuto adiposo dell'ipoderma diminuisce in spessore e densità. Oltre alla riduzione della tonicità e dell'elasticità cutanea, dovuta alla profonda modificazione del derma, il calo del tessuto adiposo nelle zone maggiormente soggette alla forza di gravità (guance, collo, interno braccia, cosce e glutei) porta al fenomeno definito caduta della pelle verso il basso. Nel viso tale fenomeno altera nettamente il contorno, che appare sempre meno definito.
In questi anni si verifica la diminuzione delle difese immunitarie cutanee: la pelle diventa più delicate e sensibili alle infezioni. Inoltre, dato che le cellule immunitarie cutanee sono in relazione con i processi rigenerativi, si riduce la capacità di riparare i danni provocati dall'invecchiamento estrinseco (per esempio stress o esposizione al sole).
I cosmetici antiage oggi sono sempre piu’ efficaci perche’ la ricerca ha fatto passi da gigante sulla sperimentazione di sostanze attive di nuova generazione la migliore azione per la prevenzione dell’invecchiamento cutaneo la otterremo se faremo uso costante e regolare dei prodotti cosmetici
Analizzeremo insieme (anche nei prossimi aritcoli) una alla volta le funzioni che un cosmetico antiage deve a vere...
FUNZIONI DI UN COSMETICO ANTIAGE
Fin da giovanissimi la prima regola è mantenere la pelle idratata
La pelle secca è meno protetta quindi più esposta ai danni dell’ambiente, più sensibile, soggetta ad arrossamenti.
E’ anche più sottile quindi invecchia più velocemente rispetto ad una normale-mista pertanto va protetta e trattata sin dall’infanzia
Quali sono le sostanze cosmetiche idratanti?
Esistono un vasto numero di molecole idratanti che agiscono sulla pelle con tre diversi meccanismi di azione:
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… a presto dal Blog JMJ
]]>LA PELLE E’ COME UNA SPUGNA?
Molto spesso, l'efficacia di un cosmetico viene data per scontata: secondo il pensiero comune, i principi attivi contenuti all'interno di creme, gel, sieri e altri cosmetici vengono assorbiti immediatamente dalla pelle.
Nella realtà dei fatti, la pelle non si comporta come una spugna (come invece spesso viene fatto intendere dai vari slogan pubblicitari)!
Se la pelle fosse una spugna…
...potremmo dire addio per sempre alla medicina estetica e potremmo sfoggiare una pelle giovane, bella, splendente e priva di rughe per l'eternità.
Purtroppo, quest'ambizione desiderabile non è facilmente raggiungibile attraverso la semplice applicazione di un cosmetico sulla pelle.
Difficoltà Formulative
Una delle maggiori difficoltà formulative di un cosmetico riguarda proprio l'assorbimento cutaneo dei cosmetici: infatti, la pelle è il più efficace sistema di protezione del nostro corpo, la cui funzione principale è ostacolare l'ingresso di alcune sostanze, non favorirlo.
Nonostante si ponga come uno scudo protettivo, la pelle non è del tutto impermeabile, perché è in grado di assorbire - almeno in parte - alcune sostanze con le quali viene posta a contatto.
Nel momento in cui si formula un cosmetico, è importante conoscere la struttura e le funzioni della pelle, e mettere in atto alcune strategie utili per favorire l'assorbimento dei principi attivi contenuti al suo interno.
Assorbimento dei Cosmetici: il "Problema" della Barriera Cutanea
Essendo la pelle strutturata per ostacolare il passaggio di sostanze estranee alla propria fisiologia, è dunque evidente come questo fattore debba essere considerato nel momento in cui si formula un prodotto cosmetico, il cui obiettivo è invece far penetrare i principi attivi attraverso la pelle.
Funzioni della Pelle
La pelle è un organo estremamente complesso, adibito a svolgere funzioni indispensabili per la nostra sopravvivenza.
Per comprendere come le sostanze attive dei cosmetici riescano a essere assorbite tramite la cute, è fondamentale studiare alcune funzioni della pelle, in particolare:
Lo strato corneo è lo strato più esterno della cute, costituito da cellule appiattite e morte simili a scaglie, ricche di cheratina.
Le cellule sono "cementate" - ovvero unite - da uno strato viscoso costituito da una miscela di grassi.
La particolare composizione dello strato corneo conferisce alla pelle la funzione di protezione: infatti, la pelle rappresenta il più efficace sistema di isolamento dell'organismo dall'ambiente esterno, impedendo l'ingresso di allergeni, patogeni e altre sostanze potenzialmente pericolose.
Funzione di Difesa dalle Infezioni
Nello strato più superficiale della pelle (chiamato strato spinoso-granuloso dell'epidermide), si trovano alcune cellule note come "Cellule di Langherans".
Queste speciali cellule sono indispensabili per:
Quando viene meno l'attività difensiva delle cellule di Langherans, la pelle è più esposta al rischio di infezioni; pertanto, è bene applicare sulla pelle dei cosmetici ad azione protettiva, in grado di proteggere queste cellule.
In tal senso, i cosmetici dovranno garantire l'assorbimento cutaneo delle molecole attive presenti nella formula, al fine di proteggere - in questo caso - le cellule di Langherans.
Funzione di Difesa dai Raggi UV
La pelle svolge un'altra importante funzione protettiva contro i raggi UV: quando non filtrati in maniera adeguata, i raggi ultravioletti possono causare danni di entità variabile a livello di:
In caso di esposizione solare, i raggi UV possono ridurre l'attività delle cellule di Langherans: in questo caso, è importante assicurare alla pelle un'adeguata protezione solare mediante l'applicazione di cosmetici con filtri anti-UV.
Come Penetrare la Barriera Cutanea?
Abbiamo visto che uno dei fattori principali da valutare quando si formula un cosmetico è il superamento della barriera cutanea.
Si è osservato che alcune sostanze cosmetiche tendono a fluire più facilmente attraverso la barriera cutanea perché sono più compatibili con la pelle.
In generale, una sostanza cosmetica ha più probabilità di essere assorbita facilmente dalla pelle quando:
Come Comportarsi con le Molecole Idrosolubili e di Grosse Dimensioni?
Le sostanze affini all'acqua (idrosolubili) e quelle ad alto peso molecolare (ovvero di grosse dimensioni), faticano a penetrare la barriera cutanea.
Infatti, molecole "pesanti" come l'acido ialuronico e il collagene possono essere assorbite in maniera incostante o parziale, rimanendo spesso ancorate alle cheratine cornee (le proteine presenti sulla pelle, che costituiscono lo strato corneo dell'epidermide).
La pelle normale ha un aspetto disteso e compatto. Non presenta irregolarità o imperfezioni visibili, ma risulta morbida e liscia. Ha un tono omogeneo.
Caratteristiche
I nostri consigli: Sempre una Detersione quotidiana che rispetti il pH della tua pelle.Per la beauty routine idrata e nutri.
Detersione:
Trattamento quotidiano
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Trattamento quotidiano antiage per pelli normali
Mattina:
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PELLE GRASSA
La pelle grassa è caratterizzata dal tipico aspetto lucido, da pori dilatati e al tatto risulta oleosa a causa della sovrapproduzione di sebo, il quale, tuttavia, riduce la perdita di acqua attraverso l’epidermide, mantenendo un alto grado di idratazione cutanea.
È la secrezione eccessiva delle ghiandole sebacee (seborrea) a causare queste problematiche, spesso accompagnate alle alterazioni dovute all’ispessimento dello strato corneo (cheratosi e ipercheratosi).
Se il sebo è fluente, i pori sono larghi e dilatati e viene definita pelle oleosa, se invece il sebo è stagnante nel follicolo e si formano i comedoni (punti neri), si parla di pelle asfittica.
La pelle asfittica in superficie appare secca, disidratata e atona, mentre in profondità resta grassa e impura. la sua apparente secchezza è dovuta all'ipercheratosi, cioè all'ispessimento dello strato corneo con accumulo di cellule morte.
Caratteristiche
I nostri consigli: Usa prodotti che non occludano e che riducano l'eccesso di sebo senza essere troppo aggressivi, crema viso riequilibrante ma anche molto idratanti.
Detersione:
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Trattamento quotidiano antiage per pelli grasse
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PELLE SECCA
La pelle secca è colpita da disidratazione, dalla scarsa produzione di sebo (pelle alipidica) o da entrambi i fenomeni. Al tatto appare poco elastica e screpolata.
La secchezza cutanea può derivare dalla mancanza di sebo (pelle alipidica) o dalla mancanza di idratazione (pelle disidratata).
Questa tipologia di pelle mostra una carenza di lipidi necessaria a trattenere un buon livello di idratazione, indispensabile per difendersi dagli agenti esterni.
La pelle appare tesa, fragile e opaca. Risulta secca al tocco e tende alla desquamazione. I pori sono molto piccoli e non dilatati. Dopo un lavaggio sembra tirare. Le eruzioni cutanee sono praticamente assenti.
Caratteristiche
I nostri consigli: Usa trattamenti cosmetici intensivi in grado di ripristinare la corretta percentuale di acqua negli strati epidermici più superficiali e di nutrire in profondità con sostanze e nutrienti Umettanti Emollienti Idratanti
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PELLE MISTA
La pelle mista è quella che raggruppa zone di pelle secca e di pelle grassa: le prime, spesso, si rinvengono attorno agli occhi, sulle guance e sui contorni del viso, le altre a livello del naso, della fronte e del mento, dove formano la cosiddetta zona a T, cioè là dove è presente la maggiore percentuale di ghiandole sebacee.
Questa tipologia di pelle ha un film idrolipidico disomogeneo e variabile.
Caratteristiche
I nostri consigli: È di fondamentale importanza scegliere prodotti di bellezza ed i detergenti, per evitare di inaridire ulteriormente le zone di pelle secca, e di appesantire le zone troppo grasse. I cosmetici idratanti e sebonormalizzanti sono i più adatti
Detersione:
Trattamento quotidiano
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Sera:
Trattamento quotidiano antiage per pelli miste
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PELLE SENSIBILE
La pelle sensibile è delicata ed estremamente fragile. Potrebbe comunque essere mista, secca o grassa. La funzione della barriera cutanea è alterata. Viene definita anche come pelle reattiva o intollerante.
Viene comunemente associata a sensazioni sgradevoli di pizzicore, calore, bruciore, prurito, irritazione, infiammazione o addirittura dolore.
È suscettibile alle aggressioni cutanee esterne. Si presenta spesso arrossata e desquamata.
Caratteristiche
I nostri consigli: Da scartare prodotti aggressivi, irritanti ed allergizzanti, da preferire quelli delicati, idratanti, emollienti e privi di coloranti, nichel, cobalto e cromo
Detersione:
Trattamento quotidiano
Mattina:
Sera:
Trattamento quotidiano antiage per pelli sensibili
Mattina:
Sera:
Ebbene sì, siamo proprio di fronte ad un “dilemma shakespeariano”: tonico sì oppure tonico no? Si tratta di una mera trovata commerciale o di un prodotto che ha un suo ruolo specifico ed importante nella pratica della pulizia del viso? Spesso nel mondo della detersione si possono avere pareri alquanto contrastanti a sostegno dell’una o dell’altra tesi e allora non ci resta che cercare di fare chiarezza, occupandoci di comprendere la natura e reale funzione del tonico stesso.
Sicuramente a molte di noi sarà capitato di dimenticare il suo utilizzo quando ci apprestiamo a pulire la nostra pelle, in alcuni casi poi considerandolo alla stregua di orpello, insomma la cenerentola dei prodotti per la detersione.
Ma allora che cos’è un tonico?
Si tratta di un detergente liquido usato a completamento dei trattamenti di detersione del viso,
il secondo step nella fase di rimozione del make up, dopo l’uso del latte detergente o affini.
Il tonico infatti permette di eliminare i residui di trucco e latte, ripristina il ph della pelle alterato dalla rimozione delle impurità e aiuta a far respirare la cute, a ossigenarla oltre che a chiuderne i pori. In aggiunta a ciò, a seconda dei componenti in esso presenti, esso svolge un’azione di tipo rinfrescante, purificante, addolcente, decongestionante, umidificante, astringente. Da ultimo ma non meno importante, predispone la cute ad un migliore assorbimento di trattamenti che verranno applicati successivamente.
Da un punto di vista chimico si tratta di una soluzione acquosa o idroalcolica, contenente generalmente da 1 al 5% di umettanti, 1- 10% di sostanze funzionali per lo piu’ di origine vegetale.
Base acquosa può essere acqua distillata semplice o pregiate acque distillate aromatiche di rosa, fiori arancio, hamamelis, camomilla, tiglio, malva e bardana.
Alcool a concentrazioni non eccessive (fino a 10%), il che solubilizza meglio le essenze presenti e conferisce azione rinfrescante e astringente.
Umettanti quali glicerolo, sorbitolo, mannitolo.
Acidificanti o sostanze che permettono al tonico di avere un ph isoepidermico (es acido citrico, lattico).
Sostanze funzionali: conferiscono al tonico specifiche caratteristiche diverse in base al tipo di pelle considerato. Ricordiamo estratti vegetali vari, ma anche urea, allantoina, derivati proteici, vitamine e AHA.
Come scegliere il tonico più adatto?
Per scegliere il tonico più corretto è fondamentale conoscere a fondo la propria tipologia di pelle. Se abbiamo una cute grasse e oleose sarà utile una formulazione alcolica con estratti vegetali astringenti e sebo-riequilibranti. Se la pelle è secca niente alcol, ma estratti vegetali ricchi in mucillagini quali aloe e malva, calendula per citarne alcuni. Passando alle pelli sensibili e/o con couperose meglio orientarsi su formulazioni alcol free con elementi vegetali ad azione addolcente, rinfrescante come camomilla, tiglio, melissa ecc..
Le pelli mature necessitano invece dell’uso di un tonico con estratti elasticizzanti e rassodanti tra cui equiseto, echinacea e ginseng, con aggiunta di illuminanti e rinfrescanti se abbiamo un colorito spento (mentolo, limone, salvia).
A seguito di quanto detto in precedenza sembra proprio che il tonico sia un elemento fondamentale da inserire in una beauty routine quotidiana corretta e efficace, ma se ci fosse ancora qualcuno scettico al riguardo non resta altro che…provare per credere! Prova il nostro Et Charmante
]]>Il tempo è una successione di istanti, che puo’ essere suddivisa, misurata e distinta in ogni sua frazione. E’ una nozione alla quale ogni cosa si assoggetta: animali, piante, l’intero pianeta insomma...nessuno vi si può sottrarre e nessuno può arrestarne la corsa.
La nostra pelle invecchia: continua per anni a svolgere le sue funzioni rinnovandosi, producendo sostanze, perseguendo il proprio ruolo biologico, fino a presentare piccoli e grandi cambiamenti in termini di spessore, integrità funzionale e anche estetica.
La struttura della pelle consta di più strati e precisamente un’epidermide superficiale e un derma sottostante. L’epidermide è costituita da cellule stratificate che si rinnovano ogni 30 giorni circa, ma il vero centro metabolico si trova nel derma, lo strato più profondo ricco di vasi sanguigni e di cellule particolari dette fibroblasti che sintetizzano le proteine collagene, elastina e glicosaminoglicani (come l’acido ialuronico) donando alla pelle struttura, idratazione e resistenza.
L’invecchiamento cutaneo è un processo evolutivo fisiologico e naturale che riguarda ogni persona e che causa modifiche strutturali visibili. Il suo studio ha portato all’individuazione di due principali categorie legate a fattori interni ed esterni all’organismo umano:
2- invecchiamento cutaneo estrinseco: legato a fattori esterni all’individuo, per lo più dovuti alla prolungata esposizione solare.
Il processo di aging della pelle si traduce in una serie di cambiamenti che generano l’assottigliamento e il cedimento del derma e dell’epidermide. Col trascorrere degli anni i fibroblasti attivi nella produzione di collagene, elastina e glicosaminoglicani (elementi che compongono l’impalcatura della pelle), si riducono in numero e capacità produttiva. Anche la produzione di sebo cala drasticamente e di conseguenza la pelle risulta meno compatta, perde di volume, presenta di discromie e manifesta la formazione di rughe.
La cosmetologia, alla luce di continue scoperte e aggiornamenti, può fare molto per rallentare l’aging cutaneo e aiutare il più possibile a conservare l’integrità e l’estetica della cute nel tempo.
Per contribuire al benessere della pelle è di fondamentale importanza avere uno stile di vita sano (corretta alimentazione e idratazione associati ad attività fisica) e attuare quotidianamente una beauty routine adeguata alle proprie caratteristiche cutanee.
Gli obbiettivi da realizzare sono la fotoprotezione, l’idratazione, il ripristino della barriera cutanea, la stimolazione del ricambio cellulare e la neosintesi del collagene, l’adeguata protezione antiradicalica contro macchie e ipercromie.
Ma è realmente possibile fare tutto questo?
Assolutamente sì, attraverso la costante applicazione di cosmetici anti-aging studiati ad hoc:
- applicazione di creme e sieri all’acido ialuronico per donare turgore e mantenere idratazione ( linea Miss J ).
- uso di peptidi biomimetici per favorire la produzione di collagene esercitando al contempo un effetto lifting simile (linea Vassilissa).
- uso di sostanze antinfiammatorie, antiossidanti e schiarenti (linea baba yaga alla bava di lumaca).
- uso di schermi anti pollution (Yule).
- uso di protezione solare anche durante la stagione invernale.
Ovviamente è buona cosa ricordare che solo l’utilizzo tenace e continuativo di tali prodotti può dare benefici e risultati duraturi, donandoci un aspetto gradevole e giovanile, a dispetto del trascorrere delle stagioni, in modo da farci sentire a nostro agio e affrontare col sorriso il tempo che passa.
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